METRONOM inaugura il proprio spazio espositivo con la prima personale italiana della fotografa americana Lisa Kereszi. La mostra presenta una selezione di 22 fotografie tratte dalla serie Fantasies.
Il progetto Fantasies nasce e si sviluppa tra il 1999 e il 2005, a partire dall'incontro fortuito di due progetti fotografici di Lisa Kereszi. Nella sua ricerca sugli interni vuoti dei locali notturni, una notte del 1999 la fotografa approda allo Show World, uno strip club di Times Square nel cuore di New York, dove assiste a uno spettacolo di new burlesque. Quella notte Lisa Kereszi scatta la fotografia di una ballerina, Dirty Martini, dando così inizio al suo lavoro fotografico sul burlesque.
Lo stile del burlesque fa rivivere l'arte dello strip-tease come gioco provocatorio: le ballerine ritratte sono spogliarelliste sui generis, performer vicine all'immaginario delle pin-up che danno vita a uno spettacolo fatto di piume, lustrini e trucchi di scena. Alle immagini vibranti e vitali delle showgirl fanno da contrappunto quelle degli interni vuoti, che raccontano di tappeti logori, neon colorati, sagome femminili nude ritratte a mano sulle pareti e mozziconi di sigarette. Lontana dall'intento documentaristico, Kereszi si concede un sentimento nostalgico, un vivo desiderio di rappresentare qualcosa che forse esiste solo nell'immaginazione.
Come scrive Lynne Tillman, «il sontuoso, intenso, schietto, meravigliosamente composto mondo d'immagini di Lisa Kereszi ci ricorda che ciò che è incluso nell'inquadratura, o ne è escluso, non è soltanto una questione formale. Il paradosso delle sue fotografie consiste nel fatto che esse premiano la necessità di guardare ma, allo stesso tempo, creano un forte desiderio di ottenere qualcosa di più, di vedere confezionato e prodotto ciò che non può mai venire rappresentato: le fantasie dell'infanzia».
Lisa Kereszi è nata in Pennsylvania nel 1973. Ha studiato fotografia e scrittura al Bard College come allieva di Stephen Shore, e ha ricevuto un MFA dalla Yale School of Art, dove attualmente insegna. Alcune delle sue opere fanno parte delle collezioni del Whitney Museum of Art (New York), del New Museum of Contemporary Art (New York) e del Brooklyn Museum of Art (New York). Le sue fotografie sono apparse su diverse riviste: The New York Times Magazine, The New Yorker, GQ. Nel 2005 ha vinto il Baum Award for Emerging American Photographers, Berkeley Art Museum, e nel 2008 il Connecticut State Arts Council Grant.
La serie Fantasies è stata pubblicata nel libro omonimo, uscito per l'editore Damiani nel 2008.