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URBAN LANDSCAPE



URBAN LANDSCAPE 

Thomas Kuijpers, Michele Buda, Annabel Elgar, Daniele Marzorati, Mark Dorf.

Metronom presenta Urban Landscape selezione tematica con opere degli artisti Thomas KuijpersMichele BudaAnnabel ElgarDaniele MarzoratiMark Dorf, che mostra alcuni possibili esiti dell'interferenza dell'uomo nel paesaggio naturale.

#goldencrib (2017) e #higestcrib (2017) di Thomas Kuijpers ci ricordano che 'il paesaggio è modellato dai comportamenti della mente e che una corretta comprensione dei paesaggi deve fondarsi sulla ricostruzione storica delle ideologie' (Baker e Biger, 2006). I due lavori fanno parte di First Year, serie di Kuijpers che ipotizza cosa potrebbe succedere se Donald Trump fosse un artista e non il Presidente USA. I due grattacieli, due Trump Towers, possono essere letti sia come manifesto della sua politica economica e del suo stile personale, ma anche come ritratti delle sue abitazioni. Attraverso finzione, manipolazione e ricontestualizzazione, Kuijpers ci mostra cos'è la verità e soprattutto cosa può essere. Anche Annabel Elgar gioca con il concetto di 'verità', la sua presentazione e il ruolo fondamentale dei media nella sua definizione. In Moonrock Kirigami Workshop (2014) e Operation Teapot (2017) la fotografia stessa e la narrazione non sono al servizio della documentazione ma dell'affermazione di quanto possa essere effimera e relativa la ricerca della verità. In questi lavori anche il paesaggio è trattato come oggetto della composizione, come prospettiva: l'artista ci offre solo indizi, dettagli di una rappresentazione che andrebbe osservata come un enigma, in cui Elgar è allo stesso tempo protagonista e regista. 

La serie Tricks and Falls di Michele Buda nasce quasi accidentalmente nel Jurassic Skatepark di Cesena, dove l'artista inizia a fotografare adulti e ragazzi alle prese con muretti e salti. Lo scenario e i suoi abitanti diventano elementi che celano l'autore: la scelta ossessiva degli scatti e dei punti di vista nasconde il paesaggio circostante e diventa il perno attorno cui ruotano queste micro narrazioni fotografiche.

Daniele Marzorati e Mark Dorf trattano il paesaggio naturale come base di intervento e manipolazione attuabile solo con l'apparecchio fotografico. L'obiettivo di Marzorati è svelare la simmetria delle informazioni nascoste fra il mondo e la sua rappresentazione, in questo caso una foresta sarda fuori da ogni tratta turistica. In Emergent 10 ed Emergent 14, Dorf gioca con l'ibridazione di categorie generalmente ritenute in opposizione: naturale-artificiale, fisico-digitale. 

Le sue opere quindi affiancano il paesaggio, manipolato, bidimensionale e artificioso, all'approccio fisico e scultoreo della sua pratica, combinando connessione, evidenziando le loro rispettive influenze e potenzialità, piuttosto che le loro opposizioni.








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